Decluttering e consapevolezza: le chiavi per la felicità

Perché si crea il disordine?

Il disordine che ci circonda è il risultato di un insieme di realtà: prima fra tutte che possediamo molte più cose di quelle che usiamo o che ci piacciono realmente, segue la difficoltà di fare una cernita profonda tra queste troppe cose e la sensazione di non avere spazio a sufficienza. Penso che la causa principale del disordine sia la tendenza a procrastinare, a sua volta causata da una reale difficoltà nel prendere decisioni. Senza dubbio la società in cui viviamo non ci aiuta: nel mare di opzioni che abbiamo in ogni ambito è difficilissimo sceglierne una soltanto e, anche una volta scelta, rimaniamo col dubbio che poteva esserci un’opzione migliore e la sensazione di non essere soddisfatti. Il disordine nelle nostre case è il risultato di decisioni procrastinate: nel dubbio che qualcosa possa tornarci utile – forse, un giorno -, nella difficoltà di liberarci di cose rotte, irreparabili, o di cose che “pare un peccato buttare” perché hanno un alto valore economico, ecco che le lasciamo lì. Lasciamo che si accumulino, che occupino spazio senza motivo e che rendano i nostri ambienti poco accoglienti, generando una sensazione di insoddisfazione.

È così che si arriva a un punto di non ritorno, in cui ci sentiamo sopraffatti dal disordine, vorremmo metterci mano ma non sappiamo da dove iniziare. È il momento in cui ci rendiamo conto che tutti quei “ci penserò domani/tanto occupa poco spazio/non sono nel mood di scegliere” si sono accumulati fisicamente e non possono più essere ignorati. Procrastiniamo e accumuliamo cose per non dover scegliere, perché sì scegliere è faticoso e implica delle rinunce. Non è forse vero che questa difficoltà la viviamo quotidianamente anche sul piano personale? Quante volte tendiamo a non affrontare un problema, a rimandare una discussione per paura di ciò che potrebbe venire dopo? Ecco: il disordine è proprio il riflesso, tangibile, di tutte le nostre decisioni procrastinate. Il disordine è un meccanismo di difesa che ci allontana dal nostro volere.

Decluttering e organizzazione: ecco la soluzione

Se pensi di essere una persona di natura disorganizzata o poco incline all’ordine non hai nulla da temere: organizzati non si nasce, lo si diventa! E se non sai da dove iniziare sto per condividere con te i passi fondamentali per iniziare a fare decluttering tra le tue cose e a organizzarle, gli stessi che seguo quando faccio i miei interventi come Professional Organizer.

L’ambiente che ci circonda influenza le nostre emozioni per questo è importante prendercene cura; per spiegare questo fenomeno ho ideato l’Effetto Matrioska – se vuoi saperne di più ne parlo sulla pagina “Chi sono”.

Di fatto sono convinta che per risalire alla radice dei nostri problemi più intimi, per raggiungere le emozioni, dobbiamo partire dal nostro involucro più esterno, ossia lo spazio in cui viviamo, la nostra casa. Prova a domandarti: mi sento accolto dalla mia casa ogni volta che ci metto piede? Mi piace quello che mi circonda? Trovo subito quello di cui ho bisogno?

Spesso e volentieri la risposta a queste domande non è no, ma non c’è ragione di scoraggiarsi in partenza: prendere coscienza di voler mettere in atto un cambiamento è il primo passo per realizzarlo!

Da dove si comincia?

Parti dalla zona di casa che ti sembra più in disordine e che vorresti fosse diversa e più organizzata – consiglio di partire dell’armadio coi propri capi di abbigliamento.

Pianifica un momento della settimana e riserva almeno due-tre ore da dedicare al decluttering – come fosse un appuntamento! – seguendo questi passaggi:

  • svuota completamente il mobile dal suo contenuto e riponilo su una superficie piana;
  • mettiti comoda e opera una cernita consapevole: prendi tra le mani ciascun oggetto e decidi se ti serve ancora, se rappresenta un ricordo affettivo o se si tratta di qualcosa che puoi lasciare andare;
  • dopo aver selezionato le cose da tenere, dividile per categorie in modo da collocare nello stesso posto gli oggetti simili tra loro. Puoi usare delle scatole e, se si tratta di contenitori chiusi, utilizza delle etichette per descriverne il contenuto: sarà molto più semplice reperirle all’occorrenza;
  • dai una spolverata al mobile e posiziona tutto ciò che hai deciso di tenere; il consiglio è di tenere a vista e a portata di mano tutto ciò che usi più frequentemente, e di destinare ai ripiani più alti o chiusi da ante tutte le cose che utilizzate di meno.

A fine lavori ci sentiremo sicuramente più leggeri:

abbiamo iniziato ad eliminare ciò che non vogliamo faccia più parte della nostra vita ed organizzato un’area di casa in modo funzionale.

Puoi ripetere gli stessi passaggi ad altre zone di casa e, mano a mano che andrai avanti, acquisirai più fiducia in te stessa. Infatti l’atto di confrontarci con le cose che ci circondano e di decidere se tenerle o meno, sono azioni semplici ma che affinano la nostra abilità di operare scelte, sul piano materiale e in tutti i contesti della nostra vita.

Per questo se manteniamo la nostra cucina ordinata e funzionale saremo più propensi a prepararci dei buoni pasti in casa e a seguire un regime nutrizionale sano; se il nostro armadio è ben organizzato e avremo tenuto solo i capi che ci piacciono e ci valorizzano, sarà più semplice scegliere cosa indossare ed affrontare al meglio la giornata; se in bagno avremo predisposto a portata di mano il kit per la beauty routine quotidiana perderemo meno tempo a prepararci e ridurremo lo stress mattutino.

Questi sono alcuni esempi che mettono in luce come la casa sia lo specchio delle nostre emozioni: è importante prendersene cura per acquisire fiducia in noi stessi, liberare la strada dalle difficoltà ed essere più felici.

Immagine dell'autore

Ciao, sono Margherita Pecoraro e sono una Professional Organizer. Dal 2018 aiuto le persone a liberare gli spazi dal superfluo per vivere meglio ed essere più felici.

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